Il lastrame di porfido, detto anche palladiana, mosaico o opera incerta è costituito da lastre di porfido naturali di cava di varia grandezza e spessore. La faccia superiore ( di calpestio) sarà piano naturale senza eccessiva rugosità o variazioni di piano ed i bordi a spacco irregolari.
Il lastre in porfido sono ottenute direttamente già alla fine delle operazioni di cernita del materiale grezzo abbattuto.
A seconda di queste sue caratteristiche esso viene prodotto e selezionato nei seguenti tipi: normale su palette, sottile normale, gigante normale, gigante sottile.
E’ il prodotto più usato, adatto per pavimentazioni di qualsiasi superficie, anche a traffico leggero. Sconsigliabile su tratti di strada a traffico pesante.
Adatto per rivestimenti e per pavimentazioni di terrazzi ecc, non ne viene consigliato l’uso per pavimentazioni trafficate.
Usato per qualsiasi tipo di pavimentazione, anche trafficata ( in questo caso la posa dovrà essere particolarmente curata) può anche essere posato ad esempio nei giardini, solo su terra (meglio sabbia) a giunti larghi riempite di terra, su cui spunterà l’erba.
Scarsamente prodotto e quindi di non facile reperibilità, viene usato per pavimentazioni non a traffico pesante e per rivestimenti.
Le piastrelle tranciate in porfido sono lastre squadrate mediante compressione, la sua squadratura si presenterà irregolare, servono per pavimentare spazi esterni sia pubblici che privati.
Possiamo fornire pezzature appropriate, sottoposte a traffico pesante e non.
Le piastrelle in porfido devono avere lati paralleli ed angoli retti, sempre con una tolleranza non superiore ad 1 cm.
La sua lunghezza è a correre, di dimensione almeno uguale spesso maggiore delle rispettive larghezze.
Vi sono piastre NORMALI da cm 2 a cm 5 le più prodotte, GROSSE da cm 5 a cm 8.
Il colore varia a scelta del cliente, rosse, viole, grigio ecc..
Le lastre grezze da sega costituiscono anche il semilavorato da cui si producono tramite refilatura le piastrelle fresate a piano naturale.
Le lastre poste singolarmente su un bancone vengono ridotte alle dimensioni del casellario tramite taglio rettilineo effettuato da un disco rotante con inserti diamantati nelle parti a diretto contatto con la pietra.
Le lastre grezze devono essere tagliate secondo il principio della massima utilizzazione (minor sfrido possibile).A questo scopo nelle macchine più moderne sono già stati apposti sul dispositivo di taglio due o più laser che segnalano esattamente sulla lastra la linea di taglio che il disco effettuerà.
La programmazione del lavoro in laboratorio per tanto seguirà solo un ordine cronologico ma si adeguerà in buona parte a criteri di economizzazione delle materie prime.
E’ perciò molto importante, data la variabilità delle dimensioni e degli spessori delle lastre grezze, di sporre in partenza di ordini completi in tutti i loro elementi, precisi nelle misure e nelle lavorazioni Come pure grosse difficoltà comporta la modifica di qualità o la realizzazioni di pezzi supplementari a lavoro pressoché ultimato.
Le piastrelle segate in porfido dunque sono divise in base agli spessori, che non sono mai uniformi, bensì variabili (assortiti) entro determinate tolleranze : da 1 a 3 cm ( per superfici pedonabili), da 3 a 6 cm ( consigliate per superfici a traffico leggero), da 5 a 8 cm o più ( per superfici a traffico pesante).
A richiesta siamo in grado di fornire degli spessori diversi.
La piastrelle avranno lati paralleli ed angoli retti; le coste saranno ortogonali al piano calpestato.
La larghezza di normale lavorazione sono a scelta comprese tra 20 e 40 cm. Le lunghezze, per contenere gli sfridi e di conseguenza i costi saranno preferibilmente a correre di dimensioni almeno uguali o maggiori delle larghezza prescelta.
Possono comunque essere effettuate senza difficoltà forniture di piastrelle a misura fissa fino alla pezzatura 30×60.
Piastrelle di dimensioni maggiori , sempre possibili, comportano serie difficoltà di approvvigionamento.
Le piastrelle fiammate in porfido Vengono ottenute da lastre piano telaio o piano disco, sottoposte a spacco termico (fiammatura, sabbiatura, spazzolatura), a coste fresate. Lo spessore è quasi sempre da 2 cm. Larghezze di normale lavorazione misurano a scelta da 10 a 50 cm. Le lunghezze sono a correre o a misura fissa.
La produzione standard dei binderi in porfido viene divisa in due categorie:
Normali da 10 x 5/8, da 10 x 8/11 e da 12 x 10/15.
Giganti da 12 x 15/20 da 14 x 15/20.
Utilizzati per contenimento e delimitazione delle pavimentazione, ma anche come elemento per pavimentare.
Essi hanno la faccia superiore a piano naturale, ben squadrata e con i lati paralleli, i binderi in porfido costituiscono il filo da ricamo che i progettisti usano per disegnare le piazze, pavimentazioni o per dare forme ad aiuole/isole pedonali e giardini.
Gli smolleri in porfido sono ottenuti partendo dai sottoprodotti della lavorazione delle piastrelle, tramite tranciatura e rifinitura a mano della testa. Presentano due facce laterali piano naturale di cava la testa superiore in vista e le due coste laterali a spacco e lavorate in sottosquadra ottenendo dei perfetti pavimenti rustici.
La lunghezza è a correre e la larghezza variabile tra cm 3 e cm 10. La profondità è variabile tra cm 8 ed cm 13. Sono forniti alla rinfusa oppure in cassoni.
Solitamente hanno le facce a vista piano cava (naturale) e la testa a spacco o, in alternativa, lavorazioni sui lati e sulla testa. Hanno spessori che vanno solitamente da 4 a 25 cm per un’altezza non inferiore a 20–25 cm. Possono avere diverse funzioni, non esclusivamente estetiche. Vengono impiegati per contenere la pavimentazione, per creare alzate di scalinate o alzate di marciapiedi.
I cordoni in porfido hanno gli stessi impieghi dei binderi, ma a differenza di questi ultimi, vengono posati verticalmente e in rilievo di circa 10-15 cm rispetto al livello della superficie. In questo modo essi sono la risposta ideale per il contenimento di aiuole, giardini, marciapiedi e cigli stradali segnando una netta separazione fra le diverse zone. L’altezza del fianco (il lato che riamane a vista) varia dai 20 ai 25 cm e la lunghezza è preferibilmente a correre, ma realizzabile anche su misura.
Sono manufatti a forma di parallelepipedo grossolano. L’altezza del fianco in vista può variare dai 20 ai 30 cm. La larghezza varia dai 5 ai 15 cm. Le lunghezze sono quasi sempre a correre. Servono per la formazione di marciapiedi, aiuole, gradinate, gradoni e per la delimitazione di superfici e pavimentazioni. La lavorazione della testa può essere: a spacco, segata, fiammata o bocciardata.
Talvolta utilizzate anche per interni particolari. Il processo lavorativo prevede l’attenta selezione dei materiali che vengono prelevati direttamente dalle cave e lavorati all’interno dell’azienda.
In questo modo viene garantito un ottimo rapporto qualità/prezzo. Ciottoli di Fiume realizza la pavimentazione che valorizza e completa l’arredo della vostra casa. Molteplici sono le applicazioni delle pavimentazioni di Ciottoli di Fiume: marciapiedi , stradine e viali lastricati, viottoli in lastre giganti, porticati in trachite, pavimentazioni in acciottolato, scale esterne e gradini in quarzite gialla – verde – rosa, ardesia per interni, ecc.
Recandovi presso la nostra sede o telefonando ai nostri numeri, una persona esperta vi consiglierà e vi guiderà verso la scelta più appropriata per le vostre esigenze, mettendo al vostro servizio tutti gli anni di esperienza che hanno tramutato il nostro lavoro in una grande passione.